Una rivoluzione nella stampa di etichette 

Le stampanti per etichette della serie Pro di OKI, che comprendono i modelli Pro1040 e Pro1050, segnano una nuova era nella stampa professionale flessibile di etichette. Progettate per elevare creatività e versatilità al livello successivo, queste stampanti offrono stampa a quattro (Pro1040) e cinque (Pro1050) colori su un’ampia gamma di materiali.

I modelli Pro supportano vari tipi e dimensioni di media e offrono una stampa ad alta risoluzione (1200 x 1200 dpi) a velocità impressionanti (fino a 1524 mm/s). Sono compatibili con una serie di sistemi operativi, inclusi varie versioni  di Windows, e supportano le emulazioni Adobe PostScript3 e PCL.

Questo articolo esplora le innovative caratteristiche e i benefici di queste stampanti. 

Tecnologia Innovativa dei colori

Una delle caratteristiche più rilevanti della serie Pro è la combinazione tra tecnologia LED digitale, tecnologia di toner asciutto e opzione del quinto colore, “CMYK+1”. Questo permette una maggiore flessibilità nel design delle etichette, soprattutto nella stampa su substrati trasparenti o colorati.
La capacità di stampare uno sfondo bianco opaco sotto l’immagine CMYK migliora la vivacità e la chiarezza delle etichette. 

Stampa su richiesta 

La funzionalità di stampa su richiesta della serie Pro assicura notevoli benefici economici.
Questa caratteristica è particolarmente vantaggiosa per le aziende che necessitano di produzione di etichette a bassa o media tiratura. Richiedendo una formazione minima, queste stampanti offrono configurazioni flessibili e capacità di stampa interna, ideali per una varietà di applicazioni aziendali. 

Versatilità nel trattamento dei materiali

Le stampanti della serie Pro vantano capacità di gestione dei materiali senza paragoni. Possono stampare su una gamma diversificata di materiali, dalla carta texturizzata ai film sintetici, includendo substrati opachi, bianchi o di colore molto chiaro. Inoltre, non necessita di materiali con trattamento inkjet.
Questa versatilità permette alle aziende di esplorare idee creative e affrontare compiti di stampa complessi, come etichette per uso esterno, per congelatore e frigorifero, nonché etichette per alimenti, bevande e prodotti per la casa. 

Durabilità e resistenza ambientale

Le stampanti della serie Pro eccellono anche nella produzione di etichette robuste, impermeabili e resistenti ai raggi UV. Ciò le rende adatte per prodotti chimico-industriali ed etichette per il tracciamento di beni che devono resistere a condizioni ambientali difficili. 

Le stampanti per etichette della serie Pro di OKI rappresentano un significativo salto in avanti nella tecnologia di stampa delle etichette. Con le loro avanzate capacità cromatiche – stampa su richiesta, gestione versatile dei materiali e output durevole – queste stampanti sono perfette per le aziende che cercano di migliorare i loro processi di stampa.

La certificazione FSC®: impegno ecologico e qualità nel settore delle etichette

Che cos’è la certificazione FSC®? 

FSC® è un’organizzazione internazionale no-profit fondata nel 1993 con l’obiettivo di promuovere una gestione responsabile delle foreste del mondo. La certificazione FSC® assicura che i prodotti derivati dal legno, come la carta utilizzata per le etichette, provengano da foreste gestite in modo sostenibile, dove vengono tutelati sia l’ambiente che i diritti delle comunità locali e dei lavoratori. 

La certificazione FSC® riguarda sia la carta che il legno. La carta non è diversa da qualunque altro tipo di carta. È l’origine della cellulosa con cui è prodotta che fa la differenza, perché proviene da una filiera che opera nel rispetto dell’ambiente, della biodiversità, dei diritti dei lavoratori e delle popolazioni locali.
Anche il legno, come la cellulosa, proviene da foreste gestite in modo responsabile. 

Perché è importante? 

La sostenibilità e la responsabilità ambientale sono diventate questioni fondamentali non solo per i consumatori, ma anche per le aziende. Nel settore delle etichette, la certificazione FSC® (Forest Stewardship Council) rappresenta uno degli standard più riconosciuti per garantire pratiche di produzione sostenibili e rispettose dell’ambiente. Ma cosa significa veramente per un’azienda avere una certificazione FSC® e perché è così importante? 

  • Tutela dell’ambiente: la certificazione garantisce che la produzione di carta rispetti i principi di conservazione della biodiversità, la protezione delle risorse idriche e la limitazione dell’uso di prodotti chimici pericolosi.
  • Sostegno alle comunità locali: FSC® assicura che le comunità locali beneficino economicamente dalle foreste e abbiano voce in capitolo nella gestione forestale.
  • Garanzia di qualità: la certificazione FSC® è un marchio di qualità riconosciuto a livello internazionale, garantisce ai consumatori che stanno acquistando un prodotto ecologico e di alta qualità. 

La certificazione FSC® si può trovare in tre possibili declinazioni, relative ad altrettante forme di etichettatura:

  • FSC® 100% per i prodotti che provengono interamente da foreste certificate che sono conformi agli standard ambientali e sociali della FSC®.
  • FSC® Mix per i prodotti che supportano lo sviluppo di una gestione responsabile delle foreste in tutto il mondo. Il legno FSC® proviene da foreste certificate FSC®, da fonti controllate dall’azienda e/o da materiale riciclato.
  • FSC® Recycled per i prodotti che supportano il riutilizzo delle risorse forestali e utilizzano solo legno o fibra riciclati sempre in conformità alle norme FSC®. 

L’impatto nel mondo delle etichette 

Per un produttore di etichette come Etiprint, l’adozione della certificazione FSC® rappresenta un impegno significativo verso la sostenibilità. Non solo garantisce che la materia prima utilizzata provenga da fonti sostenibili, ma trasmette anche un messaggio forte ai clienti: che l’azienda è seriamente impegnata nella tutela dell’ambiente scegliendo pratiche sostenibili. 

In un mondo sempre più attento alle questioni ambientali, la certificazione FSC® rappresenta un passo avanti nel cammino verso la sostenibilità. Per noi, come produttori di etichette, significa non solo fare la cosa giusta per il pianeta, ma anche offrire ai nostri clienti un prodotto di qualità che rispetta l’ambiente e le persone.
Investire nella certificazione FSC® è un investimento nel futuro, un impegno verso un mondo più verde e sostenibile. E noi siamo orgogliosi di farne parte.

 

Etichette per fusti e damigiane

In questo articolo parliamo delle etichette per identificare fusti e damigiane. Il termine etichette, in realtà, si usa impropriamente: non sono adesive e quindi il nome corretto di queste etichette è cartellini sintetici. Certamente si possono applicare ai fusti anche etichette adesive, ma è una scelta poco comune.

PERCHÉ UN MATERIALE SINTETICO?

La scelta del materiale sintetico è quasi obbligata, perché i cartellini sintetici di fusti e damigiane devono avere una forte resistenza ai liquidi e allo strappo.
Questi tag (il nome inglese per identificare un cartellino o un’etichette non adesiva) si possono stampare a più colori sia sul fronte che sul retro.

È abbastanza comune stampare il fronte in italiano e il retro in un’altra lingua.
Un servizio che proponiamo, e che viene molto apprezzato, è la stampa di codici univoci su ogni cartellino. Questi codici, di solito progressivi, rendono unico ogni cartellino per la sua identificazione e tracciabilità.

LA FUSTELLATURA DI ETICHETTE PER FUSTI E DAMIGIANE

La fustellatura dei tag è a gusto o comodità del cliente.
Possiamo realizzare qualsiasi tipo di fustella, dalla più classica alla più particolare con l’ausilio di un laser di taglio.
Oltre a tagliare possiamo anche rimuovere i fori lasciandoli puliti.
Molto clienti utilizzano cartellini con delle asole in cui infialare il cartellino stesso, a incastro.

Le informazioni che di solito si stampano sui tag sono:

  • ingredienti
  • clausole
  • lotto
  • peso
  • data di scadenza
  • informazioni di riempimento
  • indirizzo

Abbiamo a disposizione materiali sintetici di varie grammature in base alle esigenze di tutti clienti. Ogni grammatura ha una diversa flessibilità e resistenza: con la consulenza di Etiprint sceglierete il materiale migliore per le vostre necessità di produzione.
Per la produzione e la stampa di etichette, o meglio, cartellini, per fusti e damigiane, chiedi un preventivo. Compila il form in ogni sua parte e riceverai al più presto la nostra proposta, con il migliore rapporto qualità-prezzo che puoi trovare sul mercato!

Etichette Linerless: risparmio e sostenibilità

Le etichette Linerless sono un prodotto che incontra le attuali esigenze di sostenibilità ambientale di etichettifici e clienti. Con le loro caratteristiche green si stanno guadagnando una fetta sempre più importante del mercato, e le previsioni degli addetti al settore vedono questo dato sempre più in crescita.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa sono le etichette Linerless e quali vantaggi portano.

Che cosa sono le etichette Linerless?

Un’etichetta Linerless è un’etichetta autoadesiva senza il supporto siliconato.
Non avendo il supporto siliconato, non produce scarti e tutto il prodotto è utilizzato. Queste etichette vengono fornite in continuo e necessitano di una taglierina per poter essere tagliate a misura e poter quindi essere utilizzate.

Sono un’alternativa flessibile e più sostenibile rispetto alle tradizionali etichette autoadesive, ma mantengono le stesse proprietà di scansione e tracciabilità.
Attualmente vengono fornite in formati standard in materiale termico protetto o polipropilene.

I formati sono:

  • 56mm x 19mt con anima da mezzo pollice (12,7mm)
  • 58mm x varie lunghezze
  • 78mm x 280mt
  • 100mm x 90mt.

Etichette linerless: quali vantaggi?

Le etichette Linerless sono una soluzione concreta per eliminare gli scarti di processo, e di conseguenza azzerare i costi di recupero e smaltimento. Questo perché non ci sono sfridi risultanti dal processo di fustellatura (i cui costi di smaltimento sono in continuo aumento).
Oltre al costo dello smaltimento degli sfridi di fustellatura si risparmia anche quello del liner, che le aziende che applicano le etichette devono smaltire.

Facciamo un esempio concreto: se prendiamo un lotto di 100.000 etichette autoadesive prodotte con un gap classico di 3 mm, si richiedono 300 metri in più oltre al materiale necessario a produrre le etichette.
Questi 300 metri fanno parte del prodotto e sono inclusi nel prezzo delle etichette che il cliente paga. Senza questo materiale che deve essere smaltito perché non serve, il prezzo delle etichette diventa più conveniente.

Oltre che più economiche sono una scelta più sostenibile, perché per realizzarle si utilizza meno materiale. Lo spessore totale dell’etichetta arriva a meno della metà rispetto a un’etichetta autoadesiva tradizionale. Inoltre, la riduzione degli spessori e l’eliminazione del gap fra un’etichetta e l’altra permettono di realizzare su una bobina almeno il doppio delle etichette. Significa consegnare al cliente metà delle bobine, riducendo costi di stoccaggio e trasporto.

Le etichette Linerless, che presentiamo ai nostri clienti come risultato dei nostri costanti investimenti in innovazione tecnologica, sono perfette per il settore agroalimentare, la vendita al dettaglio e la logistica. Tutte quelle situazioni in cui è necessaria una stampa termica e un’adesione ottimali.

Scrivici se vuoi avere maggiori informazioni sulle etichette Linerless e le loro applicazioni!

Etichette per integratori alimentari

I consumatori leggono con attenzione le etichette degli integratori: cercano e verificano le informazioni, controllano i dosaggi e si fidano di quello che trovano scritto.
La stampa delle informazioni sulle etichette, quindi, è molto importante e i produttori hanno la responsabilità di stampare etichette complete, leggibili, che non scoloriscono o non si scollano.

La ricerca Ipsos

L’associazione europea Food Supplements Europe (FSE) ha commissionato nel 2022 all’Ipsos una ricerca per verificare le abitudini dei consumatori riguardo all’acquisto e utilizzo degli integratori alimentari. La ricerca è stata condotta su un campione di 13.200 adulti di 14 diversi paesi europei.

Ipsos ha verificato che i consumatori leggono attentamente le etichette degli integratori. Sono prodotti scelti per ragioni di salute e benessere, per questo il pubblico è così attento alle indicazioni riportate in etichetta.

Vediamo le cifre nel dettaglio:

  • l’88% degli intervistati ha utilizzato un integratore alimentare nel corso della vita, e il 93% lo ha fatto negli ultimi 12 mesi
  • l’85% di coloro che hanno assunto integratori dichiara di seguire le istruzioni fornite dal produttore sulla confezione
  • l’82% afferma di guardare sempre o abitualmente l’etichetta per verificare la dose e la frequenza d’uso raccomandate
  • il 69% inoltre ritiene che le informazioni relative agli ingredienti contenute nelle etichette siano comprensibili
  • il 72% dichiara di avere fiducia nella sicurezza e nella qualità degli integratori alimentari.

Per quanto riguarda il solo pubblico italiano, l’associazione Integratori & Salute ha commissionato a Kantar una ricerca simile. Anche in Italia chi assume integratori alimentari adotta spesso un comportamento attento e responsabile. 

Cosa devono riportare le etichette

Essendo considerati prodotti alimentari a tutti gli effetti, per gli integratori alimentari si applicano le stesse disposizioni legislative contenute nel Regolamento (UE) N. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

È fondamentale che le indicazioni siano comprese dal consumatore, che deve anche essere tutelato da indicazioni fuorvianti. 

Come definito dal Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169, devono essere presenti in etichetta:

  • la denominazione integratore alimentare, o sinonimi come complemento alimentare o supplemento alimentare
  • le categorie di sostanze nutritive o altre sostanze caratterizzanti il prodotto presenti o un’indicazione della loro natura
  • la dose giornaliera raccomandata
  • se presenti sostanze nutritive, un’avvertenza a non superare le dosi giornaliere raccomandate, la quantità delle sostanze nutritive o di quelle aventi un effetto nutritivo o fisiologico, espressa numericamente e sempre in riferimento alla dose giornaliera indicata
  • l’indicazione che l’integratore in questione non deve essere inteso come sostituto di una dieta variata
  • i dati relativi a vitamine e minerali espressi anche in percentuale dei valori di riferimento
  • l’indicazione che i prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età
  • l’effetto fisiologico o nutritivo conferito dall’integratore alimentare.

È vietato affermare sull’etichetta, nel materiale informativo o nella pubblicità degli integratori alimentari che il prodotto previene, tratta o cura malattie. 

La normativa per le etichette degli integratori

Quali normative regolano gli obblighi di etichettatura degli integratori alimentari?
Oltre al Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169 e al Regolamento (UE) N. 1169/2011 che abbiamo visto sopra:

Regolamento (CE) N. 1924/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari.
Regolamento (UE) N. 432/2012 della Commissione del 16 maggio 2012 relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini. Lo scopo di queste indicazioni deve essere quello di facilitare la comprensione dello scopo dell’integratore al consumatore.
Regolamento (CE) N. 1925/2006 

Le caratteristiche di una buona etichetta

Dal momento che i consumatori di integratori alimentari prestano così tanta attenzione alle etichette, quali caratteristiche deve avere una buona etichetta?

  • Qualità di stampa
  • l’aderenza dell’etichetta
  • durabilità durante il trasporto e sugli scaffali.

L’etichetta, inoltre, è il biglietto di visita del prodotto in vendita: la prima cosa che il cliente vede quando guarda tra gli scaffali. Un’etichetta scollata, stampata male, con l’inchiostro sbavato, trasmette la sua cattiva qualità al prodotto stesso, che viene percepito come scadente dall’acquirente.
Sono fondamentali anche le finiture, che possono essere lucide, opache oppure siliconiche anti-abrasione. 

Per la stampa di etichette per i tuoi integratori alimentari rivolgiti a Etiprint: avrai a tua disposizione un partner con anni di esperienza sul mercato, le migliori tecnologie di stampa, un reparto grafico interno per la progettazione delle tue etichette e la migliore consulenza! Chiedi un preventivo.

 

Etichette per gli imballaggi: le novità

Dal 1° gennaio 2023 si applicano le nuove direttive per le etichette sugli imballaggi.
Debutta infatti l’obbligo di etichettatura ecologica: non sarà più possibile immettere in commercio gli imballaggi che ne saranno privi.

Secondo Noemi De Santis dell’app Junker “la norma italiana ha prodotto un risultato che possiamo portare in Europa con orgoglio come modello applicativo della direttiva europea cui risponde”.

Ma cosa cambia con l’obbligo dell’eco-etichetta?
Vediamolo nel dettaglio.

La normativa 

Le nuove linee guida sono state emesse dal Mase – Ministero dell’Ambiente e della sicurezza ecologica – che ha emanato il decreto.

Il decreto iniziale, che metteva in pratica le indicazioni della normativa europea, è il Decreto Legislativo 116 del 03/09/2020. Una serie di proroghe ci ha portati fino a gennaio di quest’anno, data ultima per adeguare le etichette degli imballaggi.
Per quelli già immessi in commercio, o provvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2023, è possibile la commercializzazione fino a esaurimento delle scorte (Dl 228/2021).

L’eco-etichetta è prevista dall’articolo 219, comma 5, Dlgs 152/2006 (Codice ambientale) e la sua mancata osservanza è colpita con una sanzione amministrativa pecuniaria che può arrivare fino a 25.000 euro.

Inoltre, il 21 novembre 2022 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 360 del 28 settembre 2022, che adotta le Linee Guida sull’etichettatura ambientale per il corretto adempimento degli obblighi di etichettatura degli imballaggi da parte dei soggetti responsabili.

Il decreto rende operativa la direttiva europea del pacchetto Economia Circolare.

 Lo scopo delle nuove etichette per imballaggi

Le nuove direttive per l’etichettatura degli imballaggi non hanno solo l’obiettivo di specificare i materiali utilizzati.
L’eco-etichetta vuole:

  • facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi
  • promuovere l’incentivazione del riciclaggio e del recupero di materia prima, la raccolta differenziata e l’utilizzo di materiali riciclati
  • dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali
  • favorire la riduzione del flusso dei rifiuti di imballaggio destinati allo smaltimento finale attraverso le altre forme di recupero.

Le nuove direttive hanno tenuto conto delle proposte del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai), e rimangono aperte ad aggiornamenti e future modifiche nell’ottica di recepire nuove disposizioni di legge o confronti con le associazioni di imprese.

L’eco-etichetta riporterà elementi grafici che renderanno più chiara la destinazione dell’imballaggio, dando informazioni perfettamente comprensibili dai consumatori finali. Oltre a questo, la descrizione dei diversi prodotti e degli eventuali elementi separabili. Infine, un codice identificativo del materiale di imballaggio e delle parti separabili.

Ci sarà anche la possibilità di riportare consigli e suggerimenti utili per un corretto smaltimento o riutilizzo.

Lo scopo finale è una migliore gestione dei rifiuti nel rispetto delle norme, grazie a una comunicazione più dettagliata e anche a qualche consiglio aggiuntivo per una raccolta differenziata che sia anche di qualità.

Se vuoi saperne di più o hai domande, contattaci! Saremo felici di risponderti.

Etichette olistiche per un’alimentazione sostenibile

Che cosa sono le etichette olistiche e in che modo ci possono aiutare a rendere la produzione e il consumo alimentare più sostenibile per persone e ambiente?

Le etichette olistiche, risultato di un progetto di ricerca dell’Università di Bari, rientrano nelle iniziative volte a raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia Farm to Fork, progettata dall’Unione Europea.
Cominciamo quindi spiegando che cos’è la strategia Farm to Fork, e come progetto le etichette olistiche si inseriscono in questo. 

Farm to Fork: l’Europa per la sostenibilità della filiera agricola

A fine maggio 2020 la Commissione Europea ha pubblicato la strategia Farm to Fork.

Che cos’è?

È un piano decennale che coinvolge la filiera agroalimentare di tutti i paesi europei. Vuole guidare la transizione a una produzione alimentare sostenibile per l’ambiente e per tutti i soggetti coinvolti, dai produttori ai dipendenti, fino ai consumatori.

L’UE ha stabilito precisi obiettivi da raggiungere entro il 2030, come ridurre del 50% l’uso di pesticidi chimici o trasformare il 25% dei terreni agricoli in aree dedicate all’agricoltura biologica. Farm to Fork riguarda ogni aspetto della filiera, inclusa l’etichettatura degli alimenti.
Parte importante di questa strategia è percorrere tutte le strade e gli accorgimenti possibili per informare i cittadini e aiutarli a fare la spesa in modo più consapevole e sostenibile, guidandoli verso scelte più ecologiche. In questo le etichette giocano un ruolo fondamentale.

Ed ecco quindi le etichette olistiche, da un progetto dell’Università di Bari: etichette che promuovono la dieta mediterranea e la produzione ecologica.

Che cosa sono le etichette olistiche

Le etichette olistiche sono un sistema di etichettatura che promuove la dieta mediterranea e informa i cittadini in modo chiaro e intuitivo del valore dell’alimento che stanno acquistando.
Il loro obiettivo è aiutare le persone ad acquistare in modo più consapevole per il proprio benessere e quello del pianeta. Nutrizione, ambiente e salute in un’unica etichetta che riporta quattro simboli.

Per ogni simbolo:

  • porzioni: da 1 a 4
  • attività fisica necessaria a consumare le calorie, simboleggiata da una figura umana che sta ferma, cammina o corre
  • sostenibilità: nutrizionale, ambientale o socio-economica
  • positività generale del prodotto rispetto a tutti gli elementi presi in considerazione sopra in una scala da 1 a 3. 

Med Index: un esempio di etichetta olistica 

Oggi il primo ed unico esempio di etichetta olistica è il Med Index, nato da una ricerca pluriennale e multidisciplinare che vede collaborare l’Università di Bari, in particolare il gruppo di ricerca delle Professoresse Maria Lisa Clodoveo e Filomena Corbo, e la Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) presieduta dal professor Alessandro Miani.

Med Index è stato pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Functional Foods (Jff), dove si legge: 

“un’etichetta fronte pacco olistica, completa e applicabile dai produttori alimentari, ampiamente condivisa dagli stakeholder, basata su parametri misurabili che coprono i tre pilastri della sostenibilità (nutrizionale, ambientale e sociale), con la valutazione di 27 criteri”. 

Gli obiettivi delle etichette olistiche

Le etichette olistiche vogliono racchiudere in un’unica etichetta una serie di informazioni che, generalmente, mancano, sono frammentarie e non immediatamente chiare al consumatore. Vogliono diventare un simbolo unanimemente riconosciuto in tutta Europa per indicare la qualità del prodotto in relazione ai valori della dieta mediterranea e di una produzione sostenibile.
Promuovendo così un consumo migliore per la salute umana e per l’ambiente. 

L’etichettatura dei prodotti alimentari è da sempre terreno di confronto ed evoluzione tra produttori, commissioni internazionali e consumatori.
Le etichette sono uno strumento indispensabile per proteggere consumatori e produttori, per informare e guidare i processi di acquisto. Li possono, anzi, influenzare in modo massiccio, per questo le etichette sono così importanti e così severamente regolamentate. 

Le etichette olistiche sono una possibilità in più per una produzione e un consumo responsabili e sostenibili. 

Per le tue etichette alimentari, per la produzione e la stampa, ma non solo, puoi rivolgerti a Etiprint: contattaci per avere tutte le informazioni che ti servono.

Pellicole per la nobilitazione delle etichette

Vi presentiamo un nuovo prodotto per la nobilitazione delle etichette: si chiama Cast and Cure.
Cust and Cure è una pellicola che viene applicata sulle etichette finite per donare loro un effetto olografico o soft touch con elevata resistenza ai graffi.
Con questo trattamento post stampa si possono abbellire le etichette in modo economico, vediamone le caratteristiche.

Cast and Cure: quali caratteristiche?

Questa alternativa alla tradizionale lamina olografica e ai materiali laminati offre una soluzione di decorazione più sostenibile ed economica.
Questo perché la pellicola è applicabile in linea ed è riutilizzabile.
Questo permette di abbattere i costi in maniera consistente. Inoltre, per trasferirla sulle etichette, utilizzeremo una normale vernice UV molto economica, quindi non sono necessari prodotti specifici costosi per il processo.
Questa tipologia di pellicola è abbastanza sottile e permette di avere un prodotto finale dal peso e spessore ridotti. 

Cast and Cure è un processo ecologico che utilizza inchiostri e rivestimenti UV.
Elimina i COV dannosi associati a processi simili. Elimina anche la necessità di utilizzare fogli di cartone o altri substrati metallizzati che non sono riciclabili.
l film quindi, essendo composto interamente da polipropilene, è facilmente riciclabile.

Questo processo offre:

  • differenziazione del prodotto
  • maggiore impatto visivo
  • flessibilità di progettazione
  • sostenibilità.

Quali finiture sono disponibili?

Oltre a finiture lucide, opache e soft touch, sono disponibili pattern olografici molto accattivanti che possono essere utilizzati per vari scopi:

  • anticontraffazione
  • abbellimento
  • riconoscimento.

Contattaci in qualunque momento per avere informazioni su Cast and Cure e sui nostri servizi di produzione e stampa etichette!

Una revisione delle etichette alimentari?

L’importanza delle etichette alimentari non è data solo dal grado di informazione che veicolano su un prodotto in vendita. Sono un importante strumento di guida e influenza delle scelte dei consumatori, di aiuto alla prevenzione delle malattie e di tutela sia per il consumatore che per il produttore.

Ci possono essere altri veicoli di informazione, come QR-Code, totem informativi nella GDO, i cartellini degli scaffali. Ma è l’etichetta applicata al prodotto quella a cui i consumatori dedicano più attenzione, e dalla quale sono più influenzati.

Per questo il Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea ha proposto una revisione della legislazione relativa agli obblighi di etichettatura, una proposta da presentare al Parlamento Europeo e agli stati membri entro la fine del 2022.

La proposta di revisione

Gli studi condotti dal JRC hanno evidenziato che gli utenti preferiscono etichette frontali chiare, semplici e colorate. Le complicate etichette monocromatiche non aiutano a mantenere l’attenzione.

La Commissione Europea sta quindi preparando una proposta di revisione del regolamento FIC, Food Information to Consumer, nell’ambito delle strategie Farm to Fork e del Piano di Lotta contro il Cancro. Una revisione che vuole rendere le etichette più chiare e semplici da leggere per tutti.

La proposta di revisione dell’etichettatura degli alimenti riguarda 4 precisi ambiti di intervento:

  • etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell’imballaggio e la creazione di profili nutrizionali
  • etichettatura di origine
  • indicazione della data di consumo
  • etichettatura delle bevande alcoliche.

Quali modifiche?

Come abbiamo detto, le modifiche che si andranno a inserire hanno l’obiettivo di portare a un’etichettatura sempre più chiara e trasparente, limitare il waste food e potenziare la tracciabilità alimentare.

Le etichette nutrizionali front-of-pack sono un valido strumento per la lotta alle malattie legate alla dieta, come le malattie cardiovascolari e il diabete. Oggi sono facoltative, ma la Commissione vorrebbe renderle obbligatorie con un regolamento che uniforma tutti i paesi dell’UE.

Le bevande alcoliche riporteranno la lista di ingredienti: oggi, se presentano più dell’1,2% di alcool, non sono obbligate a farlo. Il JRC ha scoperto però che l’industria della birra è particolarmente virtuosa in questo ambito, perché più del 90% delle etichette di birre sul mercato riporta la lista deli ingredienti. Questo obbligo sarà esteso a tutti i produttori di bevande alcoliche.

Vi terremo aggiornati sulle future modifiche degli obblighi di etichettatura degli alimenti: per una consulenza sulla progettazione grafica e sulla stampa delle vostre etichette, contattateci!

 

Le etichette per l’industria alimentare

Progettare e stampare etichette per l’industria alimentare sono operazioni che non possono scendere a compromessi in termini di attenzione, cura e qualità. Il settore agroalimentare riserva, infatti, un ruolo molto importante alle etichette.
Una severa normativa regola la tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti in tutti i paesi europei, e le etichette riportano le informazioni che tutelano produttori, trasportatori e consumatori. 

La legge definisce l’etichetta di un prodotto alimentare come:

“l’insieme delle menzioni, delle indicazioni e dei marchi di fabbrica o di commercio, delle immagini o dei simboli che si riferiscono ad un prodotto alimentare e che figura direttamente sull’imballaggio o sulla confezione o su un’etichetta appostavi o sui documenti di trasporto”. 

Vediamo nel dettaglio quali devono essere  caratteristiche di una perfetta etichetta alimentare

Una buona etichetta alimentare

Una buona etichetta ha tre caratteristiche: è chiara, leggibile e indelebile.

La chiarezza di un’etichetta è data da chi la progetta graficamente. Alcuni elementi delle etichette sono stabiliti dalla legge e non possono essere modificati, mentre alcuni dipendono dal produttore che può personalizzarli in base al prodotto e al brand cui il prodotto appartiene.

La leggibilità dipende dalla qualità della stampa: una buona qualità garantisce un buon contrasto e una stampa senza sbavature.

La durevolezza dell’etichetta dipende dalla qualità dei materiali. Le etichette alimentari devono resistere a urti, sfregamenti, esposizione ai raggi UV o all’acqua. E poi alte e basse temperature (pensiamo ai surgelati). In nessuno di questi casi l’etichetta si deve staccare, pena l’interruzione della catena di tracciabilità e rintracciabilità che può portare a pagare multe salate.

Tracciabilità alimentare e normativa

La tracciabilità alimentare è obbligatoria in tutta l’Unione Europea dal 1° gennaio 2005.
La sua applicazione è regolamentata dagli articoli 17,18 e 19 del Regolamento Europeo 178/2002.
Tutte le aziende agroalimentari che operano sul territorio europeo devono disporre di un sistema di tracciabilità di alimenti e mangimi.

La legislazione sancisce inoltre tutto ciò che deve essere riportato sulle etichette di prodotti pre-confezionati o pre-imballati.  Nello specifico, in etichetta devono essere indicati:

  • nome del prodotto
  • ingredienti contenuti
  • data di scadenza
  • dati del fabbricante, del confezionatore o del venditore
  • sede dello stabilimento
  • quantità netta
  • lotto
  • modalità di conservazione
  • allergeni
  • paese di origine e luogo di provenienza
  • valore energetico e nutrienti.

Sono davvero tante informazioni, e l’etichetta deve quindi essere progettata e stampata in modo che siano tutte chiare e leggibili.

Etiprint: etichette alimentari e agroalimentari

Etiprint produce etichette idonee a qualsiasi tipologia di stampante e di applicatore presente sul mercato, con un’attenzione specifica verso la qualità del prodotto.
Carte termiche protette o economiche, vellum o patinate, materiali plastici: per ogni esigenza abbiamo il materiale giusto, con un’ampia varietà di adesivi. Permanenti per surgelati, al contatto diretto con gli alimenti, per applicazioni e per contesti refrigerati. 

E per i settori biologici, green e vegan forniamo materiali a base vegetale, prodotti compostabili e riciclabili che incontrano le esigenze ecologiche di questi settori.

Mettici alla prova! Chiedi un preventivo.