Etichette Linerless: risparmio e sostenibilità

Le etichette Linerless sono un prodotto che incontra le attuali esigenze di sostenibilità ambientale di etichettifici e clienti. Con le loro caratteristiche green si stanno guadagnando una fetta sempre più importante del mercato, e le previsioni degli addetti al settore vedono questo dato sempre più in crescita.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa sono le etichette Linerless e quali vantaggi portano.

Che cosa sono le etichette Linerless?

Un’etichetta Linerless è un’etichetta autoadesiva senza il supporto siliconato.
Non avendo il supporto siliconato, non produce scarti e tutto il prodotto è utilizzato. Queste etichette vengono fornite in continuo e necessitano di una taglierina per poter essere tagliate a misura e poter quindi essere utilizzate.

Sono un’alternativa flessibile e più sostenibile rispetto alle tradizionali etichette autoadesive, ma mantengono le stesse proprietà di scansione e tracciabilità.
Attualmente vengono fornite in formati standard in materiale termico protetto o polipropilene.

I formati sono:

  • 56mm x 19mt con anima da mezzo pollice (12,7mm)
  • 58mm x varie lunghezze
  • 78mm x 280mt
  • 100mm x 90mt.

Etichette linerless: quali vantaggi?

Le etichette Linerless sono una soluzione concreta per eliminare gli scarti di processo, e di conseguenza azzerare i costi di recupero e smaltimento. Questo perché non ci sono sfridi risultanti dal processo di fustellatura (i cui costi di smaltimento sono in continuo aumento).
Oltre al costo dello smaltimento degli sfridi di fustellatura si risparmia anche quello del liner, che le aziende che applicano le etichette devono smaltire.

Facciamo un esempio concreto: se prendiamo un lotto di 100.000 etichette autoadesive prodotte con un gap classico di 3 mm, si richiedono 300 metri in più oltre al materiale necessario a produrre le etichette.
Questi 300 metri fanno parte del prodotto e sono inclusi nel prezzo delle etichette che il cliente paga. Senza questo materiale che deve essere smaltito perché non serve, il prezzo delle etichette diventa più conveniente.

Oltre che più economiche sono una scelta più sostenibile, perché per realizzarle si utilizza meno materiale. Lo spessore totale dell’etichetta arriva a meno della metà rispetto a un’etichetta autoadesiva tradizionale. Inoltre, la riduzione degli spessori e l’eliminazione del gap fra un’etichetta e l’altra permettono di realizzare su una bobina almeno il doppio delle etichette. Significa consegnare al cliente metà delle bobine, riducendo costi di stoccaggio e trasporto.

Le etichette Linerless, che presentiamo ai nostri clienti come risultato dei nostri costanti investimenti in innovazione tecnologica, sono perfette per il settore agroalimentare, la vendita al dettaglio e la logistica. Tutte quelle situazioni in cui è necessaria una stampa termica e un’adesione ottimali.

Scrivici se vuoi avere maggiori informazioni sulle etichette Linerless e le loro applicazioni!

Etichette per integratori alimentari

I consumatori leggono con attenzione le etichette degli integratori: cercano e verificano le informazioni, controllano i dosaggi e si fidano di quello che trovano scritto.
La stampa delle informazioni sulle etichette, quindi, è molto importante e i produttori hanno la responsabilità di stampare etichette complete, leggibili, che non scoloriscono o non si scollano.

La ricerca Ipsos

L’associazione europea Food Supplements Europe (FSE) ha commissionato nel 2022 all’Ipsos una ricerca per verificare le abitudini dei consumatori riguardo all’acquisto e utilizzo degli integratori alimentari. La ricerca è stata condotta su un campione di 13.200 adulti di 14 diversi paesi europei.

Ipsos ha verificato che i consumatori leggono attentamente le etichette degli integratori. Sono prodotti scelti per ragioni di salute e benessere, per questo il pubblico è così attento alle indicazioni riportate in etichetta.

Vediamo le cifre nel dettaglio:

  • l’88% degli intervistati ha utilizzato un integratore alimentare nel corso della vita, e il 93% lo ha fatto negli ultimi 12 mesi
  • l’85% di coloro che hanno assunto integratori dichiara di seguire le istruzioni fornite dal produttore sulla confezione
  • l’82% afferma di guardare sempre o abitualmente l’etichetta per verificare la dose e la frequenza d’uso raccomandate
  • il 69% inoltre ritiene che le informazioni relative agli ingredienti contenute nelle etichette siano comprensibili
  • il 72% dichiara di avere fiducia nella sicurezza e nella qualità degli integratori alimentari.

Per quanto riguarda il solo pubblico italiano, l’associazione Integratori & Salute ha commissionato a Kantar una ricerca simile. Anche in Italia chi assume integratori alimentari adotta spesso un comportamento attento e responsabile. 

Cosa devono riportare le etichette

Essendo considerati prodotti alimentari a tutti gli effetti, per gli integratori alimentari si applicano le stesse disposizioni legislative contenute nel Regolamento (UE) N. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

È fondamentale che le indicazioni siano comprese dal consumatore, che deve anche essere tutelato da indicazioni fuorvianti. 

Come definito dal Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169, devono essere presenti in etichetta:

  • la denominazione integratore alimentare, o sinonimi come complemento alimentare o supplemento alimentare
  • le categorie di sostanze nutritive o altre sostanze caratterizzanti il prodotto presenti o un’indicazione della loro natura
  • la dose giornaliera raccomandata
  • se presenti sostanze nutritive, un’avvertenza a non superare le dosi giornaliere raccomandate, la quantità delle sostanze nutritive o di quelle aventi un effetto nutritivo o fisiologico, espressa numericamente e sempre in riferimento alla dose giornaliera indicata
  • l’indicazione che l’integratore in questione non deve essere inteso come sostituto di una dieta variata
  • i dati relativi a vitamine e minerali espressi anche in percentuale dei valori di riferimento
  • l’indicazione che i prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età
  • l’effetto fisiologico o nutritivo conferito dall’integratore alimentare.

È vietato affermare sull’etichetta, nel materiale informativo o nella pubblicità degli integratori alimentari che il prodotto previene, tratta o cura malattie. 

La normativa per le etichette degli integratori

Quali normative regolano gli obblighi di etichettatura degli integratori alimentari?
Oltre al Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169 e al Regolamento (UE) N. 1169/2011 che abbiamo visto sopra:

Regolamento (CE) N. 1924/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari.
Regolamento (UE) N. 432/2012 della Commissione del 16 maggio 2012 relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini. Lo scopo di queste indicazioni deve essere quello di facilitare la comprensione dello scopo dell’integratore al consumatore.
Regolamento (CE) N. 1925/2006 

Le caratteristiche di una buona etichetta

Dal momento che i consumatori di integratori alimentari prestano così tanta attenzione alle etichette, quali caratteristiche deve avere una buona etichetta?

  • Qualità di stampa
  • l’aderenza dell’etichetta
  • durabilità durante il trasporto e sugli scaffali.

L’etichetta, inoltre, è il biglietto di visita del prodotto in vendita: la prima cosa che il cliente vede quando guarda tra gli scaffali. Un’etichetta scollata, stampata male, con l’inchiostro sbavato, trasmette la sua cattiva qualità al prodotto stesso, che viene percepito come scadente dall’acquirente.
Sono fondamentali anche le finiture, che possono essere lucide, opache oppure siliconiche anti-abrasione. 

Per la stampa di etichette per i tuoi integratori alimentari rivolgiti a Etiprint: avrai a tua disposizione un partner con anni di esperienza sul mercato, le migliori tecnologie di stampa, un reparto grafico interno per la progettazione delle tue etichette e la migliore consulenza! Chiedi un preventivo.

 

Etichette per gli imballaggi: le novità

Dal 1° gennaio 2023 si applicano le nuove direttive per le etichette sugli imballaggi.
Debutta infatti l’obbligo di etichettatura ecologica: non sarà più possibile immettere in commercio gli imballaggi che ne saranno privi.

Secondo Noemi De Santis dell’app Junker “la norma italiana ha prodotto un risultato che possiamo portare in Europa con orgoglio come modello applicativo della direttiva europea cui risponde”.

Ma cosa cambia con l’obbligo dell’eco-etichetta?
Vediamolo nel dettaglio.

La normativa 

Le nuove linee guida sono state emesse dal Mase – Ministero dell’Ambiente e della sicurezza ecologica – che ha emanato il decreto.

Il decreto iniziale, che metteva in pratica le indicazioni della normativa europea, è il Decreto Legislativo 116 del 03/09/2020. Una serie di proroghe ci ha portati fino a gennaio di quest’anno, data ultima per adeguare le etichette degli imballaggi.
Per quelli già immessi in commercio, o provvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2023, è possibile la commercializzazione fino a esaurimento delle scorte (Dl 228/2021).

L’eco-etichetta è prevista dall’articolo 219, comma 5, Dlgs 152/2006 (Codice ambientale) e la sua mancata osservanza è colpita con una sanzione amministrativa pecuniaria che può arrivare fino a 25.000 euro.

Inoltre, il 21 novembre 2022 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 360 del 28 settembre 2022, che adotta le Linee Guida sull’etichettatura ambientale per il corretto adempimento degli obblighi di etichettatura degli imballaggi da parte dei soggetti responsabili.

Il decreto rende operativa la direttiva europea del pacchetto Economia Circolare.

 Lo scopo delle nuove etichette per imballaggi

Le nuove direttive per l’etichettatura degli imballaggi non hanno solo l’obiettivo di specificare i materiali utilizzati.
L’eco-etichetta vuole:

  • facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi
  • promuovere l’incentivazione del riciclaggio e del recupero di materia prima, la raccolta differenziata e l’utilizzo di materiali riciclati
  • dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali
  • favorire la riduzione del flusso dei rifiuti di imballaggio destinati allo smaltimento finale attraverso le altre forme di recupero.

Le nuove direttive hanno tenuto conto delle proposte del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai), e rimangono aperte ad aggiornamenti e future modifiche nell’ottica di recepire nuove disposizioni di legge o confronti con le associazioni di imprese.

L’eco-etichetta riporterà elementi grafici che renderanno più chiara la destinazione dell’imballaggio, dando informazioni perfettamente comprensibili dai consumatori finali. Oltre a questo, la descrizione dei diversi prodotti e degli eventuali elementi separabili. Infine, un codice identificativo del materiale di imballaggio e delle parti separabili.

Ci sarà anche la possibilità di riportare consigli e suggerimenti utili per un corretto smaltimento o riutilizzo.

Lo scopo finale è una migliore gestione dei rifiuti nel rispetto delle norme, grazie a una comunicazione più dettagliata e anche a qualche consiglio aggiuntivo per una raccolta differenziata che sia anche di qualità.

Se vuoi saperne di più o hai domande, contattaci! Saremo felici di risponderti.

Etichette olistiche per un’alimentazione sostenibile

Che cosa sono le etichette olistiche e in che modo ci possono aiutare a rendere la produzione e il consumo alimentare più sostenibile per persone e ambiente?

Le etichette olistiche, risultato di un progetto di ricerca dell’Università di Bari, rientrano nelle iniziative volte a raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia Farm to Fork, progettata dall’Unione Europea.
Cominciamo quindi spiegando che cos’è la strategia Farm to Fork, e come progetto le etichette olistiche si inseriscono in questo. 

Farm to Fork: l’Europa per la sostenibilità della filiera agricola

A fine maggio 2020 la Commissione Europea ha pubblicato la strategia Farm to Fork.

Che cos’è?

È un piano decennale che coinvolge la filiera agroalimentare di tutti i paesi europei. Vuole guidare la transizione a una produzione alimentare sostenibile per l’ambiente e per tutti i soggetti coinvolti, dai produttori ai dipendenti, fino ai consumatori.

L’UE ha stabilito precisi obiettivi da raggiungere entro il 2030, come ridurre del 50% l’uso di pesticidi chimici o trasformare il 25% dei terreni agricoli in aree dedicate all’agricoltura biologica. Farm to Fork riguarda ogni aspetto della filiera, inclusa l’etichettatura degli alimenti.
Parte importante di questa strategia è percorrere tutte le strade e gli accorgimenti possibili per informare i cittadini e aiutarli a fare la spesa in modo più consapevole e sostenibile, guidandoli verso scelte più ecologiche. In questo le etichette giocano un ruolo fondamentale.

Ed ecco quindi le etichette olistiche, da un progetto dell’Università di Bari: etichette che promuovono la dieta mediterranea e la produzione ecologica.

Che cosa sono le etichette olistiche

Le etichette olistiche sono un sistema di etichettatura che promuove la dieta mediterranea e informa i cittadini in modo chiaro e intuitivo del valore dell’alimento che stanno acquistando.
Il loro obiettivo è aiutare le persone ad acquistare in modo più consapevole per il proprio benessere e quello del pianeta. Nutrizione, ambiente e salute in un’unica etichetta che riporta quattro simboli.

Per ogni simbolo:

  • porzioni: da 1 a 4
  • attività fisica necessaria a consumare le calorie, simboleggiata da una figura umana che sta ferma, cammina o corre
  • sostenibilità: nutrizionale, ambientale o socio-economica
  • positività generale del prodotto rispetto a tutti gli elementi presi in considerazione sopra in una scala da 1 a 3. 

Med Index: un esempio di etichetta olistica 

Oggi il primo ed unico esempio di etichetta olistica è il Med Index, nato da una ricerca pluriennale e multidisciplinare che vede collaborare l’Università di Bari, in particolare il gruppo di ricerca delle Professoresse Maria Lisa Clodoveo e Filomena Corbo, e la Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) presieduta dal professor Alessandro Miani.

Med Index è stato pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Functional Foods (Jff), dove si legge: 

“un’etichetta fronte pacco olistica, completa e applicabile dai produttori alimentari, ampiamente condivisa dagli stakeholder, basata su parametri misurabili che coprono i tre pilastri della sostenibilità (nutrizionale, ambientale e sociale), con la valutazione di 27 criteri”. 

Gli obiettivi delle etichette olistiche

Le etichette olistiche vogliono racchiudere in un’unica etichetta una serie di informazioni che, generalmente, mancano, sono frammentarie e non immediatamente chiare al consumatore. Vogliono diventare un simbolo unanimemente riconosciuto in tutta Europa per indicare la qualità del prodotto in relazione ai valori della dieta mediterranea e di una produzione sostenibile.
Promuovendo così un consumo migliore per la salute umana e per l’ambiente. 

L’etichettatura dei prodotti alimentari è da sempre terreno di confronto ed evoluzione tra produttori, commissioni internazionali e consumatori.
Le etichette sono uno strumento indispensabile per proteggere consumatori e produttori, per informare e guidare i processi di acquisto. Li possono, anzi, influenzare in modo massiccio, per questo le etichette sono così importanti e così severamente regolamentate. 

Le etichette olistiche sono una possibilità in più per una produzione e un consumo responsabili e sostenibili. 

Per le tue etichette alimentari, per la produzione e la stampa, ma non solo, puoi rivolgerti a Etiprint: contattaci per avere tutte le informazioni che ti servono.

Pellicole per la nobilitazione delle etichette

Vi presentiamo un nuovo prodotto per la nobilitazione delle etichette: si chiama Cast and Cure.
Cust and Cure è una pellicola che viene applicata sulle etichette finite per donare loro un effetto olografico o soft touch con elevata resistenza ai graffi.
Con questo trattamento post stampa si possono abbellire le etichette in modo economico, vediamone le caratteristiche.

Cast and Cure: quali caratteristiche?

Questa alternativa alla tradizionale lamina olografica e ai materiali laminati offre una soluzione di decorazione più sostenibile ed economica.
Questo perché la pellicola è applicabile in linea ed è riutilizzabile.
Questo permette di abbattere i costi in maniera consistente. Inoltre, per trasferirla sulle etichette, utilizzeremo una normale vernice UV molto economica, quindi non sono necessari prodotti specifici costosi per il processo.
Questa tipologia di pellicola è abbastanza sottile e permette di avere un prodotto finale dal peso e spessore ridotti. 

Cast and Cure è un processo ecologico che utilizza inchiostri e rivestimenti UV.
Elimina i COV dannosi associati a processi simili. Elimina anche la necessità di utilizzare fogli di cartone o altri substrati metallizzati che non sono riciclabili.
l film quindi, essendo composto interamente da polipropilene, è facilmente riciclabile.

Questo processo offre:

  • differenziazione del prodotto
  • maggiore impatto visivo
  • flessibilità di progettazione
  • sostenibilità.

Quali finiture sono disponibili?

Oltre a finiture lucide, opache e soft touch, sono disponibili pattern olografici molto accattivanti che possono essere utilizzati per vari scopi:

  • anticontraffazione
  • abbellimento
  • riconoscimento.

Contattaci in qualunque momento per avere informazioni su Cast and Cure e sui nostri servizi di produzione e stampa etichette!

Una revisione delle etichette alimentari?

L’importanza delle etichette alimentari non è data solo dal grado di informazione che veicolano su un prodotto in vendita. Sono un importante strumento di guida e influenza delle scelte dei consumatori, di aiuto alla prevenzione delle malattie e di tutela sia per il consumatore che per il produttore.

Ci possono essere altri veicoli di informazione, come QR-Code, totem informativi nella GDO, i cartellini degli scaffali. Ma è l’etichetta applicata al prodotto quella a cui i consumatori dedicano più attenzione, e dalla quale sono più influenzati.

Per questo il Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea ha proposto una revisione della legislazione relativa agli obblighi di etichettatura, una proposta da presentare al Parlamento Europeo e agli stati membri entro la fine del 2022.

La proposta di revisione

Gli studi condotti dal JRC hanno evidenziato che gli utenti preferiscono etichette frontali chiare, semplici e colorate. Le complicate etichette monocromatiche non aiutano a mantenere l’attenzione.

La Commissione Europea sta quindi preparando una proposta di revisione del regolamento FIC, Food Information to Consumer, nell’ambito delle strategie Farm to Fork e del Piano di Lotta contro il Cancro. Una revisione che vuole rendere le etichette più chiare e semplici da leggere per tutti.

La proposta di revisione dell’etichettatura degli alimenti riguarda 4 precisi ambiti di intervento:

  • etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell’imballaggio e la creazione di profili nutrizionali
  • etichettatura di origine
  • indicazione della data di consumo
  • etichettatura delle bevande alcoliche.

Quali modifiche?

Come abbiamo detto, le modifiche che si andranno a inserire hanno l’obiettivo di portare a un’etichettatura sempre più chiara e trasparente, limitare il waste food e potenziare la tracciabilità alimentare.

Le etichette nutrizionali front-of-pack sono un valido strumento per la lotta alle malattie legate alla dieta, come le malattie cardiovascolari e il diabete. Oggi sono facoltative, ma la Commissione vorrebbe renderle obbligatorie con un regolamento che uniforma tutti i paesi dell’UE.

Le bevande alcoliche riporteranno la lista di ingredienti: oggi, se presentano più dell’1,2% di alcool, non sono obbligate a farlo. Il JRC ha scoperto però che l’industria della birra è particolarmente virtuosa in questo ambito, perché più del 90% delle etichette di birre sul mercato riporta la lista deli ingredienti. Questo obbligo sarà esteso a tutti i produttori di bevande alcoliche.

Vi terremo aggiornati sulle future modifiche degli obblighi di etichettatura degli alimenti: per una consulenza sulla progettazione grafica e sulla stampa delle vostre etichette, contattateci!

 

Le etichette per l’industria alimentare

Progettare e stampare etichette per l’industria alimentare sono operazioni che non possono scendere a compromessi in termini di attenzione, cura e qualità. Il settore agroalimentare riserva, infatti, un ruolo molto importante alle etichette.
Una severa normativa regola la tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti in tutti i paesi europei, e le etichette riportano le informazioni che tutelano produttori, trasportatori e consumatori. 

La legge definisce l’etichetta di un prodotto alimentare come:

“l’insieme delle menzioni, delle indicazioni e dei marchi di fabbrica o di commercio, delle immagini o dei simboli che si riferiscono ad un prodotto alimentare e che figura direttamente sull’imballaggio o sulla confezione o su un’etichetta appostavi o sui documenti di trasporto”. 

Vediamo nel dettaglio quali devono essere  caratteristiche di una perfetta etichetta alimentare

Una buona etichetta alimentare

Una buona etichetta ha tre caratteristiche: è chiara, leggibile e indelebile.

La chiarezza di un’etichetta è data da chi la progetta graficamente. Alcuni elementi delle etichette sono stabiliti dalla legge e non possono essere modificati, mentre alcuni dipendono dal produttore che può personalizzarli in base al prodotto e al brand cui il prodotto appartiene.

La leggibilità dipende dalla qualità della stampa: una buona qualità garantisce un buon contrasto e una stampa senza sbavature.

La durevolezza dell’etichetta dipende dalla qualità dei materiali. Le etichette alimentari devono resistere a urti, sfregamenti, esposizione ai raggi UV o all’acqua. E poi alte e basse temperature (pensiamo ai surgelati). In nessuno di questi casi l’etichetta si deve staccare, pena l’interruzione della catena di tracciabilità e rintracciabilità che può portare a pagare multe salate.

Tracciabilità alimentare e normativa

La tracciabilità alimentare è obbligatoria in tutta l’Unione Europea dal 1° gennaio 2005.
La sua applicazione è regolamentata dagli articoli 17,18 e 19 del Regolamento Europeo 178/2002.
Tutte le aziende agroalimentari che operano sul territorio europeo devono disporre di un sistema di tracciabilità di alimenti e mangimi.

La legislazione sancisce inoltre tutto ciò che deve essere riportato sulle etichette di prodotti pre-confezionati o pre-imballati.  Nello specifico, in etichetta devono essere indicati:

  • nome del prodotto
  • ingredienti contenuti
  • data di scadenza
  • dati del fabbricante, del confezionatore o del venditore
  • sede dello stabilimento
  • quantità netta
  • lotto
  • modalità di conservazione
  • allergeni
  • paese di origine e luogo di provenienza
  • valore energetico e nutrienti.

Sono davvero tante informazioni, e l’etichetta deve quindi essere progettata e stampata in modo che siano tutte chiare e leggibili.

Etiprint: etichette alimentari e agroalimentari

Etiprint produce etichette idonee a qualsiasi tipologia di stampante e di applicatore presente sul mercato, con un’attenzione specifica verso la qualità del prodotto.
Carte termiche protette o economiche, vellum o patinate, materiali plastici: per ogni esigenza abbiamo il materiale giusto, con un’ampia varietà di adesivi. Permanenti per surgelati, al contatto diretto con gli alimenti, per applicazioni e per contesti refrigerati. 

E per i settori biologici, green e vegan forniamo materiali a base vegetale, prodotti compostabili e riciclabili che incontrano le esigenze ecologiche di questi settori.

Mettici alla prova! Chiedi un preventivo.

 

Stampa la tue etichette a colori on demand con Epson ColorWorks

Stampa on demand etichette a colori nitide, durevoli, che catturano l’attenzione.
La nuova serie di stampanti Epson ColorWorks ti assicura una grande flessibilità in termini di finitura per la stampa, su carta comune o texturizzata, grazie al firmware appositamente progettato e all’inchiostro nero opaco.

Vediamo nel dettaglio i vantaggi della stampa on demand delle nuove stampanti Epson e quali sono le loro applicazioni.

Una creazione e stampa semplificata di etichette a colori 

Le stampanti inkjet a colori Epson per la stampa on demand di etichette eliminano i problemi tipici della stampa termica. Ti permettono di stampare internamente e con facilità etichette, biglietti e cartellini a colori personalizzati di alta qualità, dove e quando vuoi, senza perdite di tempo, interruzioni, sprechi o inconvenienti.

Così puoi eliminare le scorte di etichette pre-stampate su cui effettuare la sovrastampa dei dati variabili, ridurre al minimo i tempi di inattività, evadere tutti gli ordini ed evitare ritardi nelle consegne.

I vantaggi della stampa on demand 

La stampa on demand ti permette di stampare etichette a colori solo nel momento e nella quantità di cui hai bisogno. Vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi di questo tipo di stampa: 

  • maggiore controllo: niente stock di etichette a colori prestampate. Stampandole su richiesta, si riducono i costi e si ha il controllo totale dell’intero processo di stampa delle etichette
  • maggiore efficienza e flessibilità nella stampa delle tue etichette: crea e stampa le etichette solo quando servono realmente
  • il layout si può modificare velocemente senza sprecare interi lotti di etichette pre-stampate. Quindi, nessuno spreco di etichette dovuto a variazioni di layout o errori di stampa. 

Quali applicazioni?

Dalla produzione al retail fino al settore farmaceutico, sanitario e della stampa di biglietti, con le stampanti ColorWorks ottieni una grande flessibilità legata alla stampa di etichette nella quantità richiesta e nel momento in cui effettivamente servono. 

Stampare etichette per la produzione 

Le stampanti Epson per etichette a colori migliorano la gestione dell’inventario e l’identificazione dei prodotti, per offrirti un servizio più efficiente.
Puoi controllare le scorte, il magazzino e la movimentazione dei prodotti con etichette facilmente tracciabili che possono essere applicate subito dopo la stampa.
Un’altra importante caratteristica è la conformità agli standard GHS: stampi in modo chiaro e preciso le informazioni e i pittogrammi richiesti su etichette neutre mediante un processo semplice e immediato.
E stampi on demand etichette speciali senza dover fare magazzino. 

Settore chimico 

Le stampanti per etichette ColorWorks utilizzano inchiostri a pigmenti insieme con supporti per etichette Matte in PE per stampare etichette in ambito chimico conformi allo standard BS5609.

Le etichette ColorWorks durano a lungo e sono altamente resistenti agli agenti chimici, oltre che alle sbavature e allo scolorimento. 

Le etichette per il Retail

Veloci, affidabili e flessibili, le soluzioni Epson per la stampa di etichette a colori trovano numerose applicazioni nei negozi: vengono infatti utilizzate per stampare etichette da applicare sugli scaffali e cartellini prezzi, oltre a etichette promozionali e per i prodotti in esposizione. 

La stampa per Ticketing 

Con le pratiche stampanti per etichette a colori ColorWorks puoi creare on demand biglietti per eventi con messaggi promozionali personalizzati o riprodurre sui badge la fotografia in formato fototessera dei visitatori.

Cambiamenti del layout non saranno un problema grazie alla stampa on-demand che ti consentirà di evitare di prestampare e fare magazzino.

Settore sanitario

Per il settore sanitario puoi stampare in grandi volumi con facilità, come nel caso di elenchi di pazienti o farmaci in continuo cambiamento. Etichette nitide e uniformi che aiutano a ridurre il rischio di errori con le informazioni importanti bene in evidenza.

Nelle etichette per il settore sanitario, il colore facilita il riconoscimento visivo di informazioni di vitale importanza, riducendo i rischi operativi per gli ospedali e migliorando soprattutto la cura e la sicurezza dei pazienti. 

Etichette per il settore alimentare 

Con le stampanti per etichette a colori offerte da Epson, aziende alimentari e negozi possono stampare on demand etichette in grado di catturare l’attenzione dei clienti, personalizzando il packaging e aumentando così la visibilità del proprio marchio.

Etichette di lunga durata, resistenti alle sbavature. Nitide e ben definite, con dati perfettamente leggibili anche in un’area di piccole dimensioni. 

Logistica e magazzino 

Stampare velocemente etichette e cartellini a colori on demand migliora la gestione dell’inventario e l’identificazione della merce all’interno delle supply chain più complesse.
La codifica a colori ti dà una migliore tracciabilità ed evita gli errori grazie all’applicazione di etichette chiare e nitide.
Inoltre, risparmi sui costi legati alla produzione delle etichette riducendo gli sprechi ed evitando le spese iniziali per l’acquisto di etichette prestampate. 

Scegli Epson ColorWorks con l’assistenza di Etiprint 

Affidati a Etiprint per tutte le informazioni che ti servono sulle caratteristiche tecniche delle stampanti Epson ColorWorks.

Il software di configurazione è semplice e intuitivo, anche per gli utenti meno esperti. L’applicazione guida l’utente in ogni fase, dall’installazione alla configurazione della stampante e dei supporti, ma Etiprint è sempre al tuo fianco per assicurarti l’assistenza e la formazione che ti serve per sfruttare al meglio le tue stampanti. 

E i consumabili per la tua stampante?

Per i consumabili della tua stampante ColorWorks puoi sempre rivolgerti a Etiprint.
Da noi trovi le etichette per ognuna delle applicazioni che abbiamo visto, nei materiali che ti servono.

Contattaci per saperne di più!

 

Etichette per birra 

Le etichette per birra sono uno degli strumenti migliori per far emergere il prodotto fra tutti gli altri. Oggi, in Italia, sono in commercio più di 1.000 marchi di birra, e molti di questi sono birrifici artigianali.

Con l’etichetta adesiva della bottiglia di birra si può letteralmente comunicare con il consumatore convincendolo che il tuo prodotto è il migliore, quello più adatto a lui. Oltre, naturalmente, a veicolare tutte quelle informazioni obbligatorie per legge che andremo a vedere in dettaglio. Ma devono anche resistenti per rimanere sempre bene incollate alle bottiglie.

Per questo è così importante prestare molta attenzione alla progettazione e alla stampa delle etichette per il tuo marchio di birra. 

Etichette per la birra: quali caratteristiche? 

L’etichetta per il tuo brand di birra deve essere bella e accattivante. Ci vuole quindi una progettazione grafica attenta e competente, che sappia dosare bene elementi grafici e informazioni.

L’etichetta deve essere ben chiara al consumatore e quindi avere queste tre fondamentali caratteristiche:

  • chiarezza grafica: deve avere una grafica identificativa e unica, che permetta al consumatore di riconoscere il brand. Ma deve allo stesso tempo essere semplice e non generare confusione
  • chiarezza delle informazioni: le principali informazioni devono essere subito visibili. Il nome della birra, la sua tipologia, lo stabilimento che l’ha prodotta
  • chiarezza legislativa: l’etichetta deve riportare in modo chiaro e leggibile tutte le informazioni che sono obbligatorie per legge.

Quali informazioni sono obbligatorie?

La legge che regola il commercio e l’etichettatura della birra in Italia è la legge n. 1354/1962. In base a questa normativa le informazioni che devono essere riportate in etichetta pena una sanzione sono:

  • il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile dell’etichetta
  • il lotto di produzione e la data di imbottigliamento
  • la data di scadenza, l’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro il” con la data di conservazione massima
  • il volume netto del contenuto della bottiglia espresso in centilitri o litri
  • il grado alcolico della birra, espresso in percentuale sul volume. Una birra analcolica ha un grado di alcol inferiore a 1,2%, mentre è light se il grado alcolico è inferiore a 3,5%.
  • allergeni differenti dalla base di malto d’orzo e luppolo
  • la denominazione dell’alimento: nel nostro caso è sufficiente riportare “birra” accompagnata dagli ingredienti caratterizzanti.

Che cosa non è obbligatorio?

Per la birra analcolica è obbligatorio riportare l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente di peso così come sono utilizzati nella produzione della birra. Spesso, però, i produttori di birra lo includono anche nel caso in cui il tasso alcolico è superiore all’1,2%.
Anche il luogo di produzione, se la birra è prodotta in Italia, non è obbligatorio. Ma è un’informazione comunque interessante, che si può sfruttare come leva per invogliare all’acquisto.

Il codice a barre, il codice univoco che identifica il prodotto, non è obbligatorio, ma è richiesto dai rivenditori.

Ci sono poi molti altri elementi che non sono obbligatori, come curiosità e racconti sulla produzione di quella specifica birra, abbinamenti ai piatti, descrizioni di sapori e sentori. Tutti dati non obbligatori ma che possono servire per informare il cliente e spingerlo all’acquisto (sempre rispettando i criteri di chiarezza grafica, di informazioni e legislativa). 

Chi si occupa di verificare se le etichette di un marchio di birra rispettano la legge?
Il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari che fa capo al Ministero delle Politiche Agricole.

Quali materiali per le tue etichette da birra? 

Le etichette adesive per i settori alimentare, agroalimentare e GDO e quindi anche per la birra, devono essere sempre perfettamente leggibili, resistenti all’umidità, agli sbalzi di temperatura, ai raggi UV, a urti e sfregamenti.

I materiali più utilizzati per questo tipo di etichette sono:

  • CARTE PATINATE resistenti all’umidità con un grado di adesivo tale da poter rimanere attaccate anche quando l’umidità è elevata.
  • FILM PLASTICI che sono al 100% idro-resistenti
  • CARTE SPECIALI con trame uniche che possano mettere in risalto parti grafiche uniche.

Come finiture è possibile usare sia vernice lucida che opaca.

E la forma? Le etichette per birra più comuni sono:

  • etichette rotonde
  • etichette quadrate
  • etichette rettangolari
  • etichette sagomate (es. a scudo, a forma libera)

ma le personalizzazioni disponibili per questo tipo di etichette sono tantissime, e possono rendere unica e originale la tua birra.
Puoi stampare etichette particolari per serie limitate, qrcode per raccontare meglio la storia del tuo brand di birra, usare una carta particolare. 

Come hai visto, progettare etichette per un marchio di birra che vuole distinguersi non è così facile e non va lasciato al caso. Affidati all’esperienza di Etiprint e contattaci per le tue etichette da birra!

 

Etichette per stampa inkjet: i materiali

Le etichette per le stampanti Inkjet devono essere composte da materiali appositamente trattati per poter stampare fissando adeguatamente il colore all’etichetta.
Questo tipo di supporto è più costoso rispetto ai materiali classici, ma assicura:

  • la tenuta del colore
  • la qualità di stampa
  • la resistenza agli agenti esterni.

Vediamo le varie macrotipologie disponibili più comuni:

  • carta inkjet lucida o opaca
  • PP inkjet, lucido, opaco o trasparente.

La carta inkjet lucida e opaca

Questo tipo di materiale è un supporto in carta.

Come tutti i materiali di carta è poco resistente. Infatti, non resiste all’acqua e all’olio ma è sicuramente il materiale più economico.
È indicato per gli utilizzi più generici in cui non sia necessaria una resistenza specifica, come, ad esempio, vasetti alimentari per prodotti non unti, oppure per etichettare buste in plastica o carta di qualsivoglia prodotto generico.

La carta è disponibile in versione standard lucida o in versione opaca.

PP inkjet lucido, opaco o trasparente 

Il PP inkjet, polipropilene, è un materiale plastico più costoso ma per sua natura molto resistente.
I diversi tipi di PP inkjet donano alla stampa caratteristiche di brillantezza a cui la carta non arriva, e non vengono intaccate ad acqua e olio.
Sono disponibili nella versione lucida, opaca e trasparente. La versione trasparente è di solito abbinata ad una tacca nera sul retro per permettere al sensore delle stampanti di riconoscere l’inizio e la fine dell’etichetta.

Le etichette in polipropilene sono indicate per applicazioni cosmetiche, chimiche o alimentari e rendono possibile il contatto con olio o altri liquidi senza che la stampa o l’etichetta si rovinino.

Etichette inkjet personalizzate

Qualunque sia il tipo di materiale scelto per le etichette per stampanti inkjet, Etiprint personalizza il prodotto in ogni suo aspetto.

Oltre che nel materiale, quindi, anche:

  • nella dimensione, base per altezza personalizzata
  • grandezza dei rotoli
  • anima interna
  • etichette fustellate, o in continuo o con tacca nera sul retro. 

Ulteriori materiali disponibili per le etichette da stampa inkjet sono il PE (polietilene) e il PET (poliestere) con diverse caratteristiche e certificazioni, come ad esempio la BS5609.

Per le tue etichette in carta o PP, o etichette con diversi materiali per specifiche esigenze, non esitare a contattarci per avere un preventivo personalizzato.