Il mondo delle stampanti a trasferimento termico si divide in due macro categorie: Flat Head (testina “piatta”) e Near Edge (testina “inclinata”).
La differenza fra le due tecnologie è puramente tecnica: riguarda il posizionamento della testina rispetto ai consumabili.
Nella Flat Head è posizionata parallela rispetto al passaggio carta e nastro, mentre la Near Edge è posizionata con un’inclinazione di 45°.
Questa differenza si traduce in una diversa resa di stampa e prestazioni.
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO FLAT HEAD
La versione piatta è la più diffusa, la più economica sia come costo della stampante che come ricambi; la più versatile in quanto è largamente usata sia con che senza nastro grazie all’ausilio di etichette termiche. Complessivamente si può ottenere un’ottima qualità di stampa, soprattutto se si aumentano i DPI (203DPI, 300DPI e 600DPI), combinando il giusto nastro al supporto.
Ad esempio se si vuole utilizzare etichette in materiale sintetico come il polipropilene lucido (ho scelto il lucido perché è più ostico rispetto all’opaco) la combinazione più economica con una buona resa ricade su un nastro Cera/Resina morbido, invece se si vuole la massima qualità del tratto e la miglior resistenza si dovrà optare per una variante in Resina.
Complessivamente si riuscirà ad avere un’ottima qualità a discapito però della velocità di stampa: attenzione però ai supporti verniciati, potrebbe essere necessario provare più tipologie di nastro.
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO NEAR EDGE
Le stampanti a trasferimento termico Near Edge sono più costose, ma d’altro canto permettono di stampare molto più velocemente e ad una qualità superiore su materiali più ostici: rendono al meglio su supporti plastici/sintetici anche molto sottili e trattati con vernici. Le risoluzioni tipiche sono 203DPI e 300DPI.
La versione a testina inclinata richiede un intervento minimo dell’operatore in quanto la testina “flottante” si regola automaticamente sullo spessore del materiale; d’altro canto le Flat Head richiedono più regolazioni manuali e spesso più test per ottenere la qualità desiderata.
Potenzialmente dopo aver installato questa tecnologia di stampante il cliente non ha bisogno di effettuare modifiche sostanziali ai parametri in virtù delle caratteristiche sopraesposte; in caso di problemi potrebbe però essere necessario, con maggiore probabilità, dover mandare in assistenza la stampante in quanto le riparazioni in loco sono meno fattibili rispetto alle flat head.
LA SCELTA DEL RIBBON
La scelta del RIBBON è fondamentale in entrambi i modelli e non sono intercambiabili fra le due tecnologie, ne esistono in tantissime varianti con differenze imprescindibili:
CERA(WAX) – CERA/RESINA(WAX/RESIN) – RESINA(RESIN).
Fino a poco tempo fa la gamma dei nastri per le stampanti a trasferimento termico Flat Head era molto superiore rispetto alla Near Edge che non rendeva usufruibile, ad esempio, la qualità CERA più economica; ora però la situazione si è equilibrata e le Near Edge hanno disponibili molte più varianti, CERA compresa aumentandone l’economicità.
Ma di questo parleremo nel prossimo articolo.