La stampa a trasferimento termico

La stampa a trasferimento termico è una tecnologia vecchia di oltre 30 anni, ma che è ancora attuale. È talmente diffusa da essere la modalità di stampa utilizzata dalla quasi interezza dei consumatori di etichette. Basti pensare alla logistica e alla necessità, per le aziende alimentari, di apporre lotti e scadenze.

La stampa inkjet

Negli ultimi anni è stata introdotta la stampa inkjet per la stampa di etichette, che porta con sè il vantaggio della stampa a colori a discapito però dei costi e della velocità: caratteristiche imprescindibili dell’industria. Per questo motivo la stampa a trasferimento termico rimarrà ancora per molto il metodo di stampa più diffuso in questi settori.

Stampa a trasferimento termico: quali vantaggi?

Il trasferimento termico non richiede tempi morti di pre-riscaldamento e dal momento dell’accensione, la stampante è pronta in pochi secondi. In base alla tipologia di nastro termico utilizzato è possibile avere adesione su qualsiasi materiale plastico o cartaceo.

Grazie alla facilità di utilizzo è possibile stampare dati fissi e dati variabili senza difficoltà, compresi codici a barre tradizionali e QR-code. Per fare questo esistono software gratuiti molto completi oppure software a pagamento che permettono più margine di manovra.

Carta termica o ribbon?

Per le applicazioni ancora più economiche e ad alta velocità si può utilizzare una tipologia di carta chiamata termica che si stampa senza l’ausilio del ribbon. Questo è possibile grazie ad uno speciale strato termosensibile sotto la cellulosa che, stimolato dal calore, imprime le scritte sull’etichetta.

Il processo di stampa fra substrato più nastro e carta termica è lo stesso: l’etichetta passa sotto la testina che scaldandosi in determinati punti ne imprime le scritte. Nel caso della carta termica il nero deriva dallo strato termosensibile è insito nel materiale, nel caso del trasferimento termico, come dice la parola stessa, viene trasferito il nastro nero sull’etichetta.

La discriminante fra le due modalità dipende dall’applicazione: se si vuole una scritta che duri nel tempo su materiale cartaceo o plastico allora si utilizza il ribbon. Se invece si vuole stampare veloci su un’etichetta che dovrà avere una vita più breve si opterà per la termica.

Ovviamente esistono casi particolare e vi invitiamo a contattarci per esaminare il vostro caso e trovare la soluzione ideale alla vostra necessità.

Quale risoluzione di stampa è la migliore?

La risoluzione di stampa delle stampanti a trasferimento termico può essere 203dpi, 300dpi o 600dpi. Più è alta e più permette di stampare in modo nitido testi molto piccoli. Nella maggioranza dei casi 203dpi sono più che sufficiente ma per alcune applicazioni 300dpi sono consigliati, come ad esempio per la stampa su materiale plastico nella cosmesi. Con i 203dpi è possibile stampare qualsiasi campo entro i limiti di legge dell’industria alimentare, e al contempo garantisce un risparmio sostanzioso di manutenzione.

Per ogni esigenza di stampa esiste la giusta stampante a trasferimento termico! Etiprint è distributore ufficiale delle stampanti delle migliori marche, come Zebra, Honeywell, Godex e Toshiba.

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